Cristo Rivelato / l'Arte senza barriere.
L'idea è nata nell'aprile 2008, durante una visita di Felice Tagliaferri a Napoli, quando all'artista non è stato consentito di vedere a suo modo, cioè con le mani, la celebre scultura di Giuseppe Sanmartino, esposta nella Cappella Sansevero.
Tagliaferri, che da anni porta avanti il messaggio che l'arte è patrimonio universale e come tale deve essere accessibile a tutti secondo le proprie possibilità, ha perciò pensato di proporre una sua versione dell'opera che sia disponibile alla fruizione tattile.
Il nome dell'opera, "Cristo rivelato", ha il doppio significato di "velato per la seconda volta" e "svelato ai non vedenti".
L'OPERA È GIÀ STATA ESPOSTA:
- al Museo Archeologico di Napoli;
- nella Chiesa Santa Maria Alemanna di Messina;
- all'Istituto Cavazza di Bologna;
- al Meeting di Rimini, dove è stata toccata da 50.000 persone;
- a Colle Ameno (Ancona), dove in occasione della Settimana Eucaristica è stata vista dal Santo Padre Benedetto XVI che si è complimentato con l'artista;
- nella Chiesa di San Domenico ad Ancona;
- nell'Istituto dei Ciechi a Milano;
- nella Cattedrale di San Domenico a Teramo;
- nella Chiesa dell'OPSA di Rubano (PD).
Nei periodi in cui la scultura si trova alla Chiesa dell'Arte è possibile prenotare una visita scrivendo a chiesadellarte@gmail.com
OBIETTIVO
La scultura realizzata da Felice Tagliaferri raffigura un Cristo Velato simile a quello di Napoli che può essere toccato, così da ovviare all'impossibilità di conoscere l'opera originale da parte di chi vede esclusivamente attraverso l'uso delle mani.
L'iniziativa consente a tutti coloro che lo desiderino di approcciarsi all'opera d'arte anche in maniera tattile, dimostrando che un blocco di pietra non può rovinarsi a causa dello sfioramento effettuato da dita esperte, come prova il fatto che un non vedente è in grado di leggere l'ora semplicemente toccando il delicatissimo meccanismo di un orologio senza alterarne minimamente il funzionamento.
REALIZZAZIONE
L'opera, che ha le dimensioni di 180x80x50 cm, è stata realizzata a partire da un blocco di marmo sbozzato da artigiani con la supervisione di Felice Tagliaferri, che l'ha portata a compimento tra il 2009 e la fine del 2010 curandone in modo particolare l'aspetto tattile.
PROGETTO REALIZZATO CON IL PATROCINIO DI:
HANNO CONTRIBUITO AL PROGETTO:
Carta dei Diritti delle Persone con disabilità
COM'È NATO IL PROGETTO
L'idea è nata quando il campione del mondo di free-climbing Simone Salvagnin, durante una chiacchierata, ha raccontato a Felice Tagliaferri di aver trasportato in tandem la Carta dei diritti delle persone con disabilità nei Paesi più poveri del mondo e tra la gente comune.
Felice sapeva che anche il velista Andrea Stella, amico comune e presidente dell'Associazione "Lo Spirito di Stella", ha in programma di portare via mare la medesima Carta. A Felice Tagliaferri, che di mestiere fa lo scultore, è venuto in mente di realizzare una scultura in marmo con inciso in 4 lingue "Carta dei diritti delle persone con disabilità".
FINALITA' DEL PROGETTO
L'obiettivo, al di là della realizzazione materiale, è quello di incontrare tutti i capi di Stato del mondo i quali, con martello e scalpello, sotto la guida esperta di Tagliaferri, incideranno sul marmo le proprie iniziali.
Così facendo, togliendo ognuno qualche granello di marmo, la Carta dei diritti assumerà un peso più sopportabile per tutti. La firma avrà inoltre valenza di presa di coscienza simbolica da parte di tutti.
Una volta ottenute tutte le firme, la scultura sarà messa all'asta e l'intero ricavato sarà devoluto a una o più associazioni - ancora da individuare - che si occupano di disabilità nel mondo.
PATROCINII
Al momento gli enti e le associazioni che hanno dato il patrocinio a questo progetto sono:
Nuovo Sguardo
L’idea è nata nel 2017 durante una mostra collettiva sulla violenza di genere.
Durante la gestazione dell’opera Felice Tagliaferri ha avuto il privilegio, grazie alla direzione dei Musei Vaticani, di poter toccare la Pietà di Michelangelo.
Immediatamente, accanto all’opera stessa, ha riprodotto i due volti con la creta per poterli in seguito realizzare su pietra.
Fin dall’inizio l’idea dello scultore era quella di invertire le figure per trasmettere un messaggio potente e quanto mai attuale.
L’opera Nuovo Sguardo rappresenta la Pietà ribaltata, ovvero Gesù che sostiene la madre Maria, a simboleggiare l’uomo che si prende cura della donna ma anche i figli che si prendono cura dei genitori.Maria ha il volto di una bambina, il busto di una donna e le gambe di una persona anziana. Gesù con la mano destra sorregge con forza le spalle della madre mentre la mano sinistra è poggiata delicatamente sul ginocchio.